Le risorse umane, costituite per lo più dai lavoratori dipendenti che prestano la propria forza lavoro, stanno assumendo sempre più rilevanza ai fini dell’economia e della produttività di un’azienda. Un percorso di crescita celere ed innovativo che prende piede già a partire dagli anni del fordismo, fino agli anni ’90 dove diversi ricercatori hanno analizzato il fenomeno con approfondimenti scientifici mirati.
Le Human resources, infatti, hanno assunto nel tempo un vero e proprio significato di vantaggio competitivo. Studiosi affermati di marketing del ‘900 come Porter e Grant – i quali definivano il vantaggio competitivo come la peculiarità intrinseca di un’impresa di battere ogni concorrente, sul piano della redditività, tramite performance maggiori nel periodo comparativamente a medio o lungo termine – hanno dimostrato come le risorse umane possano apportare all’azienda un significativo valore aggiunto per professionalità e competenze del capitale umano, considerando così per la stessa impresa un investimento in grado di apportare decisive innovazioni e miglioramenti.
Senza tralasciare, inoltre, l’importanza che le risorse umane rivestono per tutto il sistema economico globale, raggiungendo così i primi posti di un’ipotetica scala di valori tra vantaggi competitivi.
Diviene così essenziale, per le imprese, dotarsi del migliore sistema di sviluppo delle risorse umane accaparrarsi in maniera agevole il miglior vantaggio competitivo derivante.
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Formazione e selezione delle HR
La formazione e la crescita della risorsa umana deve, di fatto, seguire un iter che parte dalla formazione del personale, per giungere alla valutazione di conformità ed all’inserimento della risorsa in azienda. In tale percorso, finalizzato al conseguimento del vantaggio competitivo tramite la maggior efficienza possibile, è influenzato da numerosi fattori. Primo tra tutti, il rapporto personale che si instaura tra l’imprenditore ed il collaboratore.
Non tralasciando, poi, le competenze personali della risorsa: cognizione del business-plan, dinamicità e capacità di adattamento ai processi evolutivi del mercato di riferimento, sviluppo di una solida conoscenza della propria realtà aziendale. Prerogative che devono essere proprie, a maggior ragione, degli addetti alla sezione HR aziendale.
Persone, relazioni, prestazione e valorizzazione, sono i quattro capisaldi del cosiddetto “ciclo del valore delle risorse umane”: una buona relazione lavorativa nello sfruttamento della risorsa umana, scaturente da questi principi fondamentali, favorisce, dati alla mano:
- Exploit per l’ azienda generato dalla massima produttività possibile della risorsa;
- Acquisizione del vantaggio competitivo rispetto alle concorrenti.
HR Strategies and stakeholders
Risultato che però, nella giungla concorrenziale della Global Economy, si può raggiungere solo grazie ad un’attenta strategia imprenditoriale nell’utilizzo degli HR, orientata non più sulla riduzione dei costi ma alla capacità intellettuale dei dipendenti e all’incremento di valore aziendale, tanto che il filone denominato “Strategic Human Resource Management” – ovvero la branca che studia le varie modalità con cui la gestione delle risorse umane diviene fattore determinante e costitutivo per l’impresa del vantaggio competitivo – è entrato nel novero delle strategie imprenditoriali al pari di product/market-driven.
Ecco perché tutti i portatori di interesse in ambito globale (i cosidetti “stakeholders“: clienti, finanziatori, fornitori, ma anche dipendenti e collaboratori esterni) possono ottenere, anche personalmente, innumerevoli benefici dalle aziende, allorquando il loro sviluppo arrivi a conseguire l’obiettivo finale: il vantaggio competitivo.
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