Quali saranno i titoli di studio più richiesti?

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Il mondo del lavoro è cambiato molto nel corso degli ultimi anni e di certo non si arresterà la sua evoluzione nel prossimo futuro.

Le aziende mostrano nuove necessità dovute alla digitalizzazione ed ai mutamenti socioculturali; cercano figure professionali sempre più specializzate in ambiti ben precisi.

Vediamo quali sono i titoli di studio più richiesti oggi dal mondo del lavoro e quali saranno quelli che caratterizzeranno il business dei prossimi anni.

 

Classifica delle lauree che portano all’occupazione

Partiamo dall’analisi di alcuni importanti dati pubblicati da Unitelematiche.it, il portavoce di tutte le Università Telematiche italiane riconosciute dal MIUR, che mostrano il rapporto tra formazione universitaria e offerte di lavoro al termine del percorso di studi.

Nella pubblicazione dal titolo “Lauree più Richieste e Lauree più Pagate in Italia: il punto della situazione” sono evidenziate le percentuali di occupazione al termine dei corsi di laurea:

  • Ingegneria – 93,9%
  • Medico / professioni sanitarie – 91,0%
  • Architettura – 90,1%
  • Economico-statistico – 89,7%
  • Chimico-farmaceutico – 89,5%
  • Scientifico – 88,2%
  • Agraria e Veterinaria – 85,6%
  • Linguistico – 85,2%
  • Scienze Motorie – 83,5%

Questi dati sono estratti dal “Rapporto 2020 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati” prodotto da Consorzio Interuniversitario Almalaurea.

Investire anni di studio e formazione in uno dei settori elencati è ancora una pratica che nel quinquennio successivo alla laurea dà ottimi risultati a livello lavorativo.

Guardando al prossimo futuro è anche importante sottolineare alcune tra le tante informazioni inserite nella ricerca sviluppata da ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2020-2024)”:

Tra i principali indirizzi universitari che saranno richiesti nel quinquennio 2020-2024 emergono l’indirizzo medico-paramedico, per cui si stima saranno necessarie 173.000 unità, l’indirizzo economico (119.000 unità), ingegneria (117.000 unità), insegnamento e formazione (104.000 unità comprendendo scienze motorie) e l’area giuridica (88.000 unità)”.

 

Quali saranno i lavori del futuro?

A tutti i titoli di studio e conseguenti professioni descritte nelle righe precedenti bisogna unire quei lavori che fino a qualche anno fa sembravano ipotesi fantascientifiche e che invece oggi si stanno facendo largo tanto che nei prossimi dieci anni saranno consueti come l’ingegnere meccanico o l’architetto.

I fattori che hanno determinato un deciso cambio di rotta nelle figure professionali più ambite dalle imprese e dagli enti pubblici sono la digitalizzazione, la connessione in rete, l’automazione dei processi industriali e gestionali.

In questo scenario a cavallo tra presente e futuro il mercato del lavoro si trova a ricercare figure professionali necessarie per adattarsi ai cambiamenti quali:

  • Manager della transizione digitale. Si occupa di programmare e mettere in pratica le attività utili alla digitalizzazione dell’azienda.
  • Cloud Architect. Si occupa di realizzare sistemi aziendali in cloud nei quali sono archiviati e transitano i dati.
  • Data Scientist. Si occupa di amministrare le grandi moli di informazioni digitali utili per sviluppare processi più efficienti.

La sicurezza delle reti informatiche, degli archivi digitali e dei dispositivi è fondamentale per il business e, di conseguenza, sono molto ricercati oggi, e lo saranno ancora di più nei prossimi anni, esperti quali:

  • Cyber Security Manager, è il responsabile della sicurezza digitale dell’azienda.
  • CISO (Chief Information Security Officer), è il dirigente che supervisiona ogni operazione inerente alla cyber security.
  • Security Specialist, è il professionista che mette al sicuro i sistemi informatici dagli attacchi degli hacker.
  • Security Consulant, è lo specialista che fornisce consulenza alle aziende che vogliono individuare fragilità dei sistemi di sicurezza e implementare soluzioni per risolverle.
  • Ethical Hacker, è un hacker che svolge penetration test e altri metodi di hackeraggio per mettere alla prova i sistemi di difesa degli apparati informatici.

Anche il settore del digital marketing avrà sempre più bisogno di:

  • SEO Specialist, è il professionista che si occupa di ottimizzare siti web per posizionarli sui motori di ricerca.
  • Local SEO Specialist, si occupa delle attività di Search Engine Optimization che rendono visibile a livello locale un’azienda.
  • Inbound Strategist, è colui che pianifica e dirige le strategie di Inbound Markering.
  • ABM Strategist, è colui che pianifica e dirige le strategie di Account-Based Marketing.
  • UX Designer, è lo specialist di User eXperience che rende le interfacce web più fruibili e performanti.
  • Application Developer, è lo sviluppatore che si focalizza sulla creazione di app.
  • Copywriter o Content Creator, è la figura professionale che scrive contenuti per le stategie di digital marketing e per i diversi media online (sito, e-commerce, blog, social, landing page, e-mail, ecc…)
  • ADV Specialist, è la persona che si occupa professionalmente delle campagne pubblicitarie online.
  • Social Media Manager, è la figura che gestisce le varie piattaforme social di un’azienda.
  • E-commerce Manager, è la figura che amministra un negozio virtuale.
  • Project Manager, è il coordinatore dei professionisti che intervengono in una strategia di digital marketing e che, nelle agenzie di comunicazione, si interfaccia con i clienti.
  • Digital Strategist, è il professionista che sviluppa strategie digitali che coinvolgono i diversi settori sopracitati.

Infine, bisogna pensare al peso dell’ecosostenibilità negli attuali e nei futuri scenari aziendali per capire la ricerca da parte delle imprese di:

  • Energy Manager. È il professionista che gestisce l’energia dell’azienda e cerca di individuare le soluzioni più vantaggiose sia dal punto di vista ecologico che economico.
  • HSE Manager (Health, Safety & Environment Manager). Questa figura aziendale gestisce gli aspetti inerenti alla salute, alla sicurezza e all’ambiente.
  • Mobility Manager. É il professionista che studia soluzioni per la mobilità aziendale che creino vantaggi all’ambiente.
  • Waste Manager. È lo specialista che migliora i processi di smaltimento dei rifiuti creati dall’azienda.

 

In conclusione

Il mercato è per sua natura un ecosistema che muta in funzione delle tecnologie che vengono sviluppate e dei cambiamenti della società, ma fatica ad abbandonare vecchi processi fino al momento in cui non diventano davvero obsoleti.

Per questo motivo le aziende da una parte cercano figure professionali tradizionali e dall’altra professionisti estremamente specializzati in ciò che porta il business verso nuovi orizzonti di crescita.

Anche la gestione delle risorse umane aziendali è cambiata molto nel corso degli anni per stare al passo con i tempi e ora non può fare a meno di sistemi digitalizzati estremamente efficienti per gestire competenze, engagement, statistiche avanzate ed interattive.

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