DURC: Documento Unico di Regolarità Contributiva

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Una gran parte degli imprenditori italiani conoscono il DURC e sanno quanto questo documento sia essenziale per partecipare ad appalti e, in generale, per lavorare regolarmente nella piena tutela dei dipendenti e dei clienti.

Occorre comunque approfondire la conoscenza di questa dichiarazione ufficiale che dimostra chiaramente come un’azienda operi seguendo le norme e le leggi.

Andiamo a vedere, passo dopo passo, le caratteristiche di questo documento indispensabile e cosa si deve fare per ottenerlo.

 

Cos’è il DURC

Già nel titolo di questo articolo abbiamo reso esplicito l’acronimo DURC, ovvero Documento Unico di Regolarità Contributiva.

Il nome per esteso di questo atto fa già capire chiaramente il suo ambito d’azione e per quale motivo è diventato un passaggio burocratico indispensabile per lavorare con la pubblica amministrazione e non solo.

Attraverso il Documento Unico di Regolarità Contributiva un’azienda conferma di aver pagato tutte le tasse e i contributi richiesti da INPS, INAIL, Casse edili (quest’ultime solo per le imprese con contratti del settore edile).

La verifica del DURC viene fatta online con una risposta immediata da parte del sistema telematico a fronte del semplice inserimento del codice fiscale del soggetto di cui si vuole controllare la regolarità contributiva.

Questo documento è necessario per:

  • Partecipare a gare di appalto e subappalto di lavori pubblici
  • Stipulare contratti
  • Ricevere liquidazioni finali
  • Fare contratti con privati per cui serve la concessione edilizia o la DIA
  • Accertamenti SOA

In sostanza, il DURC è un certificato ufficiale con cui le imprese possono dimostrare di essere in regola con i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali, ma anche con gli oneri inerenti alle assicurazioni necessarie per lavorare seguendo le norme in vigore.

 

DURC on line: come funziona e a chi serve

Dalla data dell’1 luglio 2015 in poi il Documento Unico di Regolarità Contributiva è richiedibile e consultabile direttamente sul web e, in particolare, attraverso i portali di INPS e INAIL.

Questo passaggio al DURC online è avvenuto a seguito dell’entrata in vigore del decreto ministeriale 30 gennaio 2015 che attuava l’articolo 4 del decreto numero 34 del 20 marzo 2014.

Una volta fatta la procedura e ottenuta una risposta positiva riguardante il DURC, il documento resta valido per 120 giorni.

Può succedere che il sistema non fornisca una risposta immediata sulla regolarità del DURC e, allora sono i singoli enti a comunicare via PEC all’interessato la necessità di regolarizzare la posizione entro un lasso di tempo di massimo 15 giorni.

È giusto sottolineare che il Documento Unico di Regolarità Contributiva può essere visionato online sia dal richiedente sia da chiunque altro sia interessato a verificare i regolari pagamenti di un’azienda o di un lavoratore autonomo.

Per essere ancora più chiari su chi può richiedere la verifica del DURC, riportiamo l’elenco dei soggetti abilitati indicati dall’INPS:

  • le amministrazioni aggiudicatrici, gli organismi di diritto pubblico, gli enti aggiudicatori e altri soggetti aggiudicatori, i soggetti aggiudicatori e le stazioni appaltanti;
  • la Società Organismi Attestazione (SOA), di attestazione e qualificazione delle aziende con il compito istituzionale di accertare e attestare l’esistenza, per chi esegue lavori pubblici, dei necessari elementi di qualificazione, compresa la regolarità contributiva;
  • le amministrazioni pubbliche concedenti, anche ai sensi dell’articolo 90, comma 9 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
  • le amministrazioni pubbliche procedenti, i concessionari e i gestori di pubblici servizi che agiscono ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
  • l’impresa o il lavoratore autonomo in relazione alla propria posizione contributiva o, previa delega dell’impresa o del lavoratore autonomo medesimo, chiunque vi abbia interesse;
  • le banche o gli intermediari finanziari, previa delega da parte del soggetto titolare del credito, in relazione alle cessioni dei crediti certificati utilizzando la Piattaforma elettronica di certificazione dei crediti.

Inoltre, sempre sulla pagina web dedicata del sito INPS si legge che:

“La verifica è effettuata nei confronti dei soggetti ai quali è richiesto il possesso del Durc: datore di lavoro, con riguardo a tutte le tipologie di rapporti di lavoro subordinato e autonomo, compresi quelli relativi ai soggetti tenuti all’iscrizione obbligatoria alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26 della legge 22 marzo 1995, n. 335; lavoratori autonomi”.

 

Richiesta DURC

Come abbiamo già accennato in precedenza, la richiesta DURC online è eseguibile tramite i servizi forniti da INPS e INAIL, che, sui rispettivi siti internet, hanno predisposto specifiche pagine web.

L’INPS sottolinea che le pubbliche amministrazioni, le amministrazioni procedenti e concedenti e le SOA possono utilizzare il servizio inserendo le credenziali già comunicate per l’applicativo Sportello Unico Previdenziale (utenti SA/AP e SOA), accedendo sia dal portale dell’INPS sia da quello dell’INAIL. Per questo tipo di utenti le abilitazioni continuano a essere registrate tramite Sportello Unico Previdenziale.

Per verificare la regolarità di un soggetto bisogna indicare su uno dei due portali il codice fiscale e un indirizzo PEC a cui verrà inviata la risposta all’interrogazione. La domanda online è una sola e genera una risposta che prende in esame tutti i pagamenti fatti a favore degli enti precedentemente indicati.

Ciò che viene inviato al soggetto richiedente è un PDF non modificabile in cui sono indicati molte importanti informazioni, tra cui:

  • Data di scadenza del DURC
  • Numero identificativo del documento
  • Ragione sociale o denominazione del verificato
  • Sede legale
  • Codice fiscale
  • Iscrizione a INPS, INAIL, eventuali Casse

Ovviamente, oltre a questi dati essenziali, nel documento che arriva sulla PEC è presente anche la dichiarazione di regolarità.

È giusto sapere che la procedura per ottenere il DURC online può essere delegata a soggetti qualificati come, ad esempio, i consulenti del lavoro.

 

DURC irregolare: cosa succede quando ci sono pagamenti in sospeso?

Ormai è chiaro che, nel caso in cui tutti i pagamenti sono regolari, viene inviato all’indirizzo email indicato il Documento Unico di Regolarità Contributiva che prova senza ombra di dubbio la legalità dell’azienda da punto di vista contributivo.

Quando, invece, sono presenti irregolarità nei pagamenti INPS, INAIL o verso le Casse edili viene inviato entro trenta giorni un documento in cui sono indicati tutti gli importi da pagare ai suddetti enti e i motivi per cui sono richiesti.

Questa verifica permette, quindi, ai richiedenti di regolarizzare le loro posizioni e poter lavorare in piena legalità.

In caso di DURC negativo le imprese non possono partecipare a gare d’appalto di lavori pubblici, non possono firmare contratti di subappalto, non possono essere liquidati i pagamenti di avanzamento lavori o al termine di un progetto. Anche i lavoratori autonomi hanno grandi svantaggi dall’esito negativo della richiesta del documento, perché a loro viene sospesa l’abilitazione relativa alla DIA o alla concessione edilizia.

Una volta ristabilita la regolarità contributiva l’azienda o il lavoratore autonomo può fare di nuovo richiesta del DURC per ricevere l’attestazione in cui è dichiarato che tutto è a norma di legge.

 

La verifica DURC online: un altro passo verso la digitalizzazione delle imprese

La direzione che ha preso il mondo del business è ormai quella verso servizi digitali utili a semplificare tutti i processi aziendali. In quest’ottica la verifica del DURC online rappresenta sicuramente un’accelerazione nello sbrigo di pratiche necessarie a stipulare contratti e a vincere appalti.

Ogni impresa deve gestire un’infinita serie di attività riguardanti i dipendenti, il lavoro in sede e fuori sede, i fornitori, i collaboratori esterni, la logistica e i magazzini. Per questo tutti gli strumenti che riducono i tempi e rendono più efficiente l’amministrazione di un’azienda sono essenziali per continuare ad essere competitivi.

Oggi le attività economiche devono puntare sull’efficienza di ogni processo, perché lo spreco di risorse e i ritardi si traducono in perdite che possono minare la capacità di continuare a produrre ottenendo profitti.

Non solo è necessario usufruire delle funzioni all’avanguardia messe a disposizione dagli Enti Pubblici, ma bisogna dotarsi anche di strumenti intelligenti che aiutino gli amministratori e coloro che si occupano di risorse umane nel loro arduo lavoro quotidiano.

Anche al di fuori della richiesta del DURC, al fine di agevolare le aziende e permettere loro di gestire al meglio i processi HR ed il lavoro dei dipendenti, anche quando questi ultimi operano a distanza, noi di Peoplelink abbiamo realizzato diversi software con caratteristiche precise e focalizzate su specifiche attività.

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